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{{Bio
{{Belege}}
|Nome = Antonino
'''Antonino Lo Surdo''' (Siracusa, 4. Februar 1880 – Rom, 7. Juni 1949) war ein italienischer Physiker, hauptsächlich tätig im Bereich der terrestrischen Physik, sowie einer der Gründer des [[Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia|Istituto Nazionale di Geofisica]].
|Cognome = Lo Surdo
|Sesso = M
|LuogoNascita = Siracusa
|GiornoMeseNascita = 4 febbraio
|AnnoNascita = 1880
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 7 giugno
|AnnoMorte = 1949
|Epoca = 1900
|Attività = fisico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità=, attivo soprattutto nella [[fisica terrestre]], nonché uno dei fondatori dell'[[Istituto Nazionale di Geofisica]]
|Immagine = Antonino Lo Surdo.jpg
}}


== Biografia e carriera==
== Biografie ==
Mit Lob in Physik promovierte er 1904 an der Universität von Messina und blieb dort als Assistent bis 1906, als er an die Universität von Modena wechselte, dann an die Universität von Neapel, wo er 1908 die freie Dozentur in terrestrischer Physik erlangte.<ref>{{Internetquelle |url=https://www.treccani.it/enciclopedia/antonino-lo-surdo/,%20https://www.treccani.it/enciclopedia/antonino-lo-surdo/ |titel=Lo Surdo, Antonino - Treccani |sprache=it |abruf=2024-06-01}}</ref>
Laureatosi con lode in [[fisica]] nel 1904 presso l'[[Università di Messina]], vi rimase, come assistente, fino al 1906, anno in cui passò all'[[Università di Modena]], quindi all'[[Università di Napoli Federico II|Università di Napoli]] dove, nel 1908, conseguì la libera docenza in [[fisica terrestre]].<ref>Le principali notizie biografiche su Antonino Lo Surdo possono reperirsi nei suoi principali necrologi, fra cui quelli pubblicati in ''Annali di Geofisica'', II (1949) pp. 159-166, nel ''Nuovo Cimento'', Serie IX, VII (1950), p. 533, e nella rivista ''Nature'', 164 (1949) p. 398. Cfr. pure le referenze citate in Bibliografia, soprattutto il testo di Franco Foresta Martin e Giuseppina Calcara, che fornisce, tra l'altro, un ritratto scientifico obiettivo e imparziale di uno dei padri della geofisica italiana e dell'Istituto Nazionale di Geofisica.</ref>


1908 zog er nach Florenz, wo er zunächst Assistent und dann Professor für Physik am Institut für höhere Studien war. Dort leitete er auch das örtliche Geophysikalische Observatorium.<ref>{{Literatur |Titel=Antonino Lo Surdo |Sammelwerk=Wikipedia |Datum=2024-02-20 |Online=https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Antonino_Lo_Surdo&oldid=137967111 |Abruf=2024-06-01}}</ref>
Nel [[1908]] si trasferì a Firenze, dove fu prima assistente<ref>Di [[Antonio Roiti]]; cfr. R. Casalbuoni, D. Dominici, M. Mazzoni, G. Pelosi (a cura di), ''La fisica ad Arcetri. Dalla nascita della regia università alle leggi razziali'', Firenze University Press, Firenze, 2016, p. 9.</ref> e poi docente di fisica all'[[Istituto di Studi Superiori di Firenze|Istituto di Studi Superiori]]. Qui, diresse pure il locale Osservatorio Geofisico.


1919 gewann er den Lehrstuhl für höhere Physik an der Universität Rom und übernahm dann 1939 die Leitung des Instituts für Physik, bevorzugt vor Enrico Fermi und als Nachfolger von Mario Orso Corbino. Er hielt das Amt bis zu seinem Tod.
Nel [[1919]] vinse la cattedra di fisica superiore dell'[[Università di Roma La Sapienza|Università di Roma]], assumendo poi – nel 1939 – la direzione dell'Istituto di Fisica, succedendo a [[Mario Orso Corbino]], carica che mantenne fino alla morte.


Seine ersten Studien stammen aus seiner Assistenzzeit in Messina, wo er sich 1904 durch einen Artikel in der Zeitschrift Il Nuovo Cimento auszeichnete, in dem er die (sehr genauen) Ergebnisse einiger Experimente zur Bestätigung der Gültigkeit des Lavoisier-Gesetzes für eine chemische Reaktion darlegte (das zu dieser Zeit einige Vermutungen in Frage stellten).
I suoi primi studi risalgono al periodo di assistentato a Messina, distinguendosi, nel 1904, per un articolo pubblicato sulla rivista ''Il Nuovo Cimento'', in cui esponeva i risultati (molto precisi) di alcuni esperimenti volti a confermare la validità della [[legge della conservazione della massa|legge di Lavoisier]] per una [[reazione chimica]].


Die tragischen Ereignisse von 1908, die sich auf das Erdbeben in Messina bezogen, bei dem Lo Surdo Freunde und Verwandte verlor (nur sein Bruder blieb übrig), veranlassten ihn jedoch, seine Forschungsinteressen auf terrestrische Physik und Geophysik zu verlagern, insbesondere auf die Seismologie, der er fast seine gesamte Karriere widmete, bis er 1936 zur Gründung des Nationalen Instituts für Geophysik beitrug, unter der Schirmherrschaft des Nationalen Forschungsrats, der damals von Guglielmo Marconi geleitet wurde, ein Institut, dessen erster Direktor Lo Surdo wurde. Er gründete auch die Annali di Geofisica.
Tuttavia, i tragici eventi del 1908, relativi al [[terremoto di Messina del 1908|terremoto]] che interessò Messina, in cui Lo Surdo perse amici e parenti (gli rimase solo un fratello), lo indussero a spostare i suoi interessi di ricerca verso la [[fisica terrestre]] e la [[geofisica]], in particolare la [[sismologia]], a cui dedicò quasi la sua intera carriera, fino a contribuire alla fondazione ed alla creazione, nel 1936, dell'[[Istituto Nazionale di Geofisica]], sotto gli auspici del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]], allora presieduto da [[Guglielmo Marconi]], Istituto di cui Lo Surdo ne fu il primo direttore. Fondò anche gli ''Annali di Geofisica''.


Sein Name bleibt jedoch mit der Entdeckung im Jahr 1913 verbunden (die unabhängig auch von Johannes Stark im gleichen Jahr durchgeführt wurde, für die er 1913 den Nobelpreis für Physik erhielt) des Effekts - im Wesentlichen das elektrische Analogon des Zeeman-Effekts - durch die Wirkung eines elektrischen Feldes auf das Emissionsspektrum eines Gases, bekannt als Stark-Lo Surdo-Effekt (aber außerhalb Italiens einfach als Stark-Effekt bekannt), der durch die Analyse der Emissionsspektren von Wasserstoff mit speziell von ihm konstruierten Vakuumröhren nachgewiesen wurde. Diese spektroskopischen Untersuchungen führte Lo Surdo in seiner Zeit in Florenz zwischen 1910 und 1914 durch, als Antonio Garbasso ihm nahelegte, sich der Spektroskopie zu widmen.<ref>{{Internetquelle |url=https://www.sapere.it/enciclopedia/Lo+Surdo%2C+Antonino.html |titel=Lo Surdo, Antonino su Enciclopedia {{!}} Sapere.it |datum=2020-06-05 |sprache=it |abruf=2024-06-01}}</ref><ref>{{Literatur |Titel=Antonino Lo Surdo |Sammelwerk=Wikipedia |Datum=2024-02-20 |Online=https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Antonino_Lo_Surdo&oldid=137967111 |Abruf=2024-06-01}}</ref>
Il suo nome però resta legato alla scoperta nel [[1913]] (e [[Scoperta indipendente|realizzata indipendentemente]] anche da [[Johannes Stark]] nello stesso anno<ref>Tuttavia, sembra che Lo Surdo abbia osservato e rilevato l'effetto già prima di Stark, che tuttavia si oppose sempre a riconoscere questa priorità; cfr. J. Mehra, ''The Golden Age of Theoretical Physics'', 2 Vols., World Scientific Publishing Co., Singapore, 2001, Vol. 1, Ch. 11, p. 375, e H. Silverstone, "High-order perturbation theory and its application to atoms in strong fields" (Sections I, II), in: C.A. Nicolaides, C.W. Clark, M.H. Nayfeh (Eds.), ''Atoms in Strong Fields'', NATO-ASI Series, Series B: Physics, Volume No. 212, Springer Sciences + Business Media, LLC, New York, 1990, pp. 295-308. Si rimanda poi alla monografia di Foresta Martin e Calcara (citata in bibliografia) per una più dettagliata disamina storica e storiografica in merito alla priorità della scoperta dell'effetto da parte di Lo Surdo.</ref>) dell'effetto – pressoché, l'analogo elettrico dell'[[effetto Zeeman]] – dovuto all'azione di un [[campo elettrico]] sullo [[spettro di emissione]] di un gas,<ref>Rilevato attraverso un particolare spettrografo ideato da [[Luigi Puccianti]] nel 1904; cfr. p. 665 di A. Lo Surdo, "Sul fenomeno analogo a quello di Zeeman nel campo elettrico", ''Atti della R. Accademia dei Lincei. Rendiconti della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali'', Serie 5, XXII (2) (1913) pp. 664-666. In molti dei lavori di Lo Surdo (cfr. la sezione ''Alcune pubblicazioni''), Puccianti, prima assistente (di [[Antonio Roiti]]) e poi docente all'Istituto di Studi Superiori di Firenze dal 1900 al 1915, è citato spesso in merito ai suoi lavori di spettroscopia, soprattutto riguardo agli apparati sperimentali, ragion per cui è storicamente plausibile supporre che i suoi lavori in spettroscopia abbiano svolto un ruolo notevole negli studi spettroscopici di Lo Surdo. </ref> noto poi come [[effetto Stark-Lo Surdo]] (ma conosciuto, al di fuori dell'[[Italia]], semplicemente come ''effetto Stark''<ref>Tuttavia, molti sono gli autori stranieri che, con coscienza storica, parlano di ''effetto Lo Surdo-Stark'': vedi, solo per citarne alcuni, gli articoli G. Alvarez, H.J. Silverstone, "Large-field behavior of the LoSurdo-Stark resonances in atomic hydrogen", ''Physical Review A'', 50 (6) (1994) pp. 4679-4699, e C.A. Nicolaides, S.I. Themelis, "Theory of the resonances of the LoSurdo-Stark effect", ''Physical Review A'', 45 (1) (1992) pp. 349-357, nonché B.G. Adams, J. Čižek, J. Paldus, "Lie Algebraic Methods and Their Application to Simple Quantum Systems" (Ch. X, Sections A, B) in: P-O. Löwdin, J.R. Sabin, M.C. Zerner (Eds.), ''Advances in Quantum Chemistry'', Vol. 19, Academic Press, Inc., San Diego (CA), 1988, pp. 1-85.</ref>), rilevato analizzando, con appositi tubi a vuoto di sua costruzione,<ref>Che verranno poi riutilizzati dallo stesso Stark e da altri fisici (fra cui, T. Takamine e N. Kokubu), nello studio ulteriore e più approfondito di questo effetto che contribuì notevolmente allo sviluppo della [[teoria quantistica]]; cfr. la relativa voce biografica scritta da Nadia Robotti per il ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 66, Anno 2006.</ref><ref>Lo Surdo fa pure riferimento ad alcuni tubi catodici costruiti da Puccianti, oltre che ad altre sue ricerche spettroscopiche; cfr. pp. 326 e 328 di A. Lo Surdo, "La scomposizione catodica della quarta riga della serie di Balmer, e probabili regolarità", ''Atti della R. Accademia dei Lincei. Rendiconti della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali'', Serie 5, XXIII (4) (1914) pp. 326-328.</ref> gli spettri di emissione dell'[[idrogeno]]. Queste ricerche spettroscopiche furono compiute da Lo Surdo nel suo periodo fiorentino, fra il 1910 e il 1914, quando [[Antonio Garbasso]] gli suggerì di dedicarsi alla [[spettroscopia]].<ref>Sarà peraltro Garbasso il primo a fornire una spiegazione teorica dell'effetto appena scoperto da Lo Surdo; cfr. R. Casalbuoni, D. Dominici, M. Mazzoni, G. Pelosi (a cura di), ''La fisica ad Arcetri. Dalla nascita della regia università alle leggi razziali'', Firenze University Press, Firenze, 2016, p. 8.</ref>


Als er während des Ausbruchs des Ersten Weltkriegs in die Marine eingezogen wurde, hatte er Gelegenheit, Forschungen in physikalischer Akustik durchzuführen, indem er die sogenannten "K-Tuben" erfand und studierte, die speziell zur akustischen Ortung von U-Booten entwickelt wurden. Für diese Forschungen, sowie für seine verschiedenen Verdienste, wurde er später zum Kapitän der Marine ernannt, Spezialist für Marinebewaffnung, und mit dem Kriegsverdienstkreuz ausgezeichnet.<ref>{{Internetquelle |url=https://www.aif.it/fisico/biografia-antonino-lo-surdo/ |titel=Antonino Lo Surdo |sprache=it-IT |abruf=2024-06-01}}</ref>
Mobilitato dallo scoppio della [[prima guerra mondiale]] nella Marina Militare, qui ebbe modo di svolgere ricerche di acustica fisica inventando e studiando i cosiddetti "tubi K", appositamente progettati per individuare sommergibili per via acustica. Per queste sue ricerche, nonché per i vari meriti ottenuti, fu poi nominato capitano della Marina militare, specialista in armi navali e insignito della Croce al merito di guerra.


Wenn auch die Geophysik und Seismologie die Hauptinteressen von Lo Surdo waren, führte er auch Forschungen in anderen Bereichen der experimentellen Physik durch, darunter kosmische Strahlen (auch in Zusammenarbeit mit Gilberto Bernardini), Interferometrie und Mikrowellenausbreitung, thermoionische Phänomene, physikalische und physiologische Akustik, physikalische Optik, atmosphärische Elektrizität, Meteorologie und Ozeanologie. Er war auch ein Befürworter der Notwendigkeit eines nationalen seismischen Netzwerks und setzte sich für dessen Einrichtung ein.<ref>{{Internetquelle |url=https://www.treccani.it/enciclopedia/lo-surdo-antonino_(Dizionario-delle-Scienze-Fisiche)/,%20https://www.treccani.it/enciclopedia/lo-surdo-antonino_(Dizionario-delle-Scienze-Fisiche)/ |titel=Lo Surdo Antonino - Treccani |sprache=it |abruf=2024-06-01}}</ref>
Se la fisica terrestre, la geofisica e la sismologia furono i settori di maggior interesse per Lo Surdo, egli compì ricerche in altri campi della [[fisica sperimentale]], fra cui i [[raggi cosmici]] (collaborando pure con [[Gilberto Bernardini]]), l'[[interferometria]] e la propagazione delle [[microonde]], i fenomeni termoionici, l'[[acustica]] fisica e fisiologica, l'[[ottica]] fisica, l'elettricità atmosferica, la [[meteorologia]], l'[[oceanologia]]. Fu promotore inoltre della necessità di una rete sismica nazionale, attivandone l'istituzione.


Fu socio corrispondente dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei]], dell'[[Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL|Accademia Italiana delle Scienze]] (detta, "Accademia dei XL"), dell'Accademia Reale di Svezia e membro del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]]. Fu insignito della medaglia internazionale della Società italiana delle Scienze, della medaglia d'argento Galileiana, e vinse il Premio Reale della fisica.
Er war korrespondierendes Mitglied der Accademia Nazionale dei Lincei, der Accademia Italiana delle Scienze (bekannt als "Accademia dei XL"), der Königlichen Schwedischen Akademie und Mitglied des CNR. Er erhielt die internationale Medaille der Società Italiana delle Scienze, die Galileo-Silbermedaille und den königlichen Physikpreis.


== Einzelnachweise ==
==Alcune pubblicazioni==
<references />
* "Sul fenomeno analogo a quello di Zeeman nel campo elettrico", ''Atti della R. Accademia dei Lincei. Rendiconti della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali'', Serie V, XXII (12) (1913) pp. 664-666 [ripubblicato pure ne: ''Il Nuovo Cimento'', 7 (1) (1914) pp. 335-337].
* "Su l'analogo elettrico del fenomeno di Zeeman: effetto longitudinale", ''Atti della R. Accademia dei Lincei. Rendiconti della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali'', Serie V, XXIII (4) (1914) pp. 82-84.
* "Su l'analogo elettrico del fenomeno di Zeeman: le varie righe della serie di Balmer presentano diverse forme di scomposizione", ''Atti della R. Accademia dei Lincei. Rendiconti della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali'', Serie V, XXIII (4) (1914) pp. 143-144.
* "Osservazione diretta della scomposizione delle righe spettrali davanti al catodo in un tubo molto sottile", ''Atti della R. Accademia dei Lincei. Rendiconti della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali'', Serie V, XXIII (4) (1914) pp. 252-253.
* "La scomposizione catodica della quarta riga della serie di Balmer, e probabili regolarità", ''Atti della R. Accademia dei Lincei. Rendiconti della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali'', Serie V, XXIII (4) (1914) pp. 326-328.
* "Il campo elettrico nello spazio di Hittorf-Crookes e la scomposizione elettrica delle righe spettrali", ''Atti della R. Accademia dei Lincei. Rendiconti della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali'', Serie V, XXIII (5) (1914) pp. 117-122.


[[:Kategorie:Gestorben 1949]]
==Note==
[[:Kategorie:Geboren 1880]]
<references/>

== Bibliografia ==
* [[Enrico Medi|E. Medi]], "Antonino Lo Surdo", ''Annali di Geofisica'', 2 (2) (1949) pp. 159-166.
* G. Calcara, "Breve profilo dell'Istituto Nazionale di Geofisica (1936-1963)", ''Quaderni di Geofisica'', N. 36 (2004) pp. 1-21.
* F. Foresta Martin, G. Calcara, ''Per una storia della geofisica italiana: la nascita dell'Istituto Nazionale di Geofisica (1936) e la figura di Antonino Lo Surdo'', Springer-Verlag Italia, Milano, 2010.
{{Mille anni di scienza in Italia|indirizzo=losurdo}}
* {{DBI|autore= Nadia Robotti | volume = 66 | anno = 2006 }}
* M. Leone, A. Paoletti, N. Robotti, "A Simultaneous Discovery: The Case of Johannes Stark and Antonino Lo Surdo", ''Physics in Perspective'', 6 (3) (2004) pp. 271-294.
* {{cita web|url=http://www.ingv.it/editoria/miscellanea/2018/miscellanea40/|titolo=Lo Surdo Script-Project}}
* A.J. Kox, "The discovery of the Stark effect and its early theoretical explanations", ''Annalen der Physik'', 525 (5) (2013) pp. A63-A66.

== Voci correlate ==
* [[Geofisica]]
* [[Istituto Nazionale di Geofisica]]
* [[Effetto Stark-Lo Surdo]]

== Collegamenti esterni ==
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/antonino-lo-surdo/ Lo Surdo, Antonino], ''Enciclopedie on line'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]
* {{cita web|url=https://www.aif.it/fisico/biografia-antonino-lo-surdo/|titolo=Biografia di Antonino Lo Surdo|sito=}}
* {{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/antonino-lo-surdo_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Voce biografica}}
* {{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/lo-surdo-antonino_%28Dizionario-delle-Scienze-Fisiche%29/|titolo=Antonino Lo Surdo}}
* {{cita web|url=https://www.scienzainrete.it/italia150/antonino-lo-surdo|titolo=Biografia}}
* {{cita web|url=http://comunicazione.ingv.it/index.php/2016/newsletter-n-11/1453-oltre-la-sismologia-geomagnetismo-e-fisica-ionosferica-all-ing|titolo=Articolo di A. Meloni}}
* {{cita web|url=https://www.alamy.com/stock-photo-antonino-lo-surdo-italian-physicist-in-an-italian-stamp-56412702.html|titolo=Annullo filatelico}}

{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|fisica}}

[[Categoria:Membri dell'Accademia Nazionale delle Scienze]]

Aktuelle Version vom 23. Juni 2024, 11:57 Uhr

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Antonino Lo Surdo (Siracusa, 4. Februar 1880 – Rom, 7. Juni 1949) war ein italienischer Physiker, hauptsächlich tätig im Bereich der terrestrischen Physik, sowie einer der Gründer des Istituto Nazionale di Geofisica.

Biografie

Mit Lob in Physik promovierte er 1904 an der Universität von Messina und blieb dort als Assistent bis 1906, als er an die Universität von Modena wechselte, dann an die Universität von Neapel, wo er 1908 die freie Dozentur in terrestrischer Physik erlangte.[1]

1908 zog er nach Florenz, wo er zunächst Assistent und dann Professor für Physik am Institut für höhere Studien war. Dort leitete er auch das örtliche Geophysikalische Observatorium.[2]

1919 gewann er den Lehrstuhl für höhere Physik an der Universität Rom und übernahm dann 1939 die Leitung des Instituts für Physik, bevorzugt vor Enrico Fermi und als Nachfolger von Mario Orso Corbino. Er hielt das Amt bis zu seinem Tod.

Seine ersten Studien stammen aus seiner Assistenzzeit in Messina, wo er sich 1904 durch einen Artikel in der Zeitschrift Il Nuovo Cimento auszeichnete, in dem er die (sehr genauen) Ergebnisse einiger Experimente zur Bestätigung der Gültigkeit des Lavoisier-Gesetzes für eine chemische Reaktion darlegte (das zu dieser Zeit einige Vermutungen in Frage stellten).

Die tragischen Ereignisse von 1908, die sich auf das Erdbeben in Messina bezogen, bei dem Lo Surdo Freunde und Verwandte verlor (nur sein Bruder blieb übrig), veranlassten ihn jedoch, seine Forschungsinteressen auf terrestrische Physik und Geophysik zu verlagern, insbesondere auf die Seismologie, der er fast seine gesamte Karriere widmete, bis er 1936 zur Gründung des Nationalen Instituts für Geophysik beitrug, unter der Schirmherrschaft des Nationalen Forschungsrats, der damals von Guglielmo Marconi geleitet wurde, ein Institut, dessen erster Direktor Lo Surdo wurde. Er gründete auch die Annali di Geofisica.

Sein Name bleibt jedoch mit der Entdeckung im Jahr 1913 verbunden (die unabhängig auch von Johannes Stark im gleichen Jahr durchgeführt wurde, für die er 1913 den Nobelpreis für Physik erhielt) des Effekts - im Wesentlichen das elektrische Analogon des Zeeman-Effekts - durch die Wirkung eines elektrischen Feldes auf das Emissionsspektrum eines Gases, bekannt als Stark-Lo Surdo-Effekt (aber außerhalb Italiens einfach als Stark-Effekt bekannt), der durch die Analyse der Emissionsspektren von Wasserstoff mit speziell von ihm konstruierten Vakuumröhren nachgewiesen wurde. Diese spektroskopischen Untersuchungen führte Lo Surdo in seiner Zeit in Florenz zwischen 1910 und 1914 durch, als Antonio Garbasso ihm nahelegte, sich der Spektroskopie zu widmen.[3][4]

Als er während des Ausbruchs des Ersten Weltkriegs in die Marine eingezogen wurde, hatte er Gelegenheit, Forschungen in physikalischer Akustik durchzuführen, indem er die sogenannten "K-Tuben" erfand und studierte, die speziell zur akustischen Ortung von U-Booten entwickelt wurden. Für diese Forschungen, sowie für seine verschiedenen Verdienste, wurde er später zum Kapitän der Marine ernannt, Spezialist für Marinebewaffnung, und mit dem Kriegsverdienstkreuz ausgezeichnet.[5]

Wenn auch die Geophysik und Seismologie die Hauptinteressen von Lo Surdo waren, führte er auch Forschungen in anderen Bereichen der experimentellen Physik durch, darunter kosmische Strahlen (auch in Zusammenarbeit mit Gilberto Bernardini), Interferometrie und Mikrowellenausbreitung, thermoionische Phänomene, physikalische und physiologische Akustik, physikalische Optik, atmosphärische Elektrizität, Meteorologie und Ozeanologie. Er war auch ein Befürworter der Notwendigkeit eines nationalen seismischen Netzwerks und setzte sich für dessen Einrichtung ein.[6]

Er war korrespondierendes Mitglied der Accademia Nazionale dei Lincei, der Accademia Italiana delle Scienze (bekannt als "Accademia dei XL"), der Königlichen Schwedischen Akademie und Mitglied des CNR. Er erhielt die internationale Medaille der Società Italiana delle Scienze, die Galileo-Silbermedaille und den königlichen Physikpreis.

Einzelnachweise

  1. Lo Surdo, Antonino - Treccani. Abgerufen am 1. Juni 2024 (italienisch).
  2. Antonino Lo Surdo. In: Wikipedia. 20. Februar 2024 (wikipedia.org [abgerufen am 1. Juni 2024]).
  3. Lo Surdo, Antonino su Enciclopedia | Sapere.it. 5. Juni 2020, abgerufen am 1. Juni 2024 (italienisch).
  4. Antonino Lo Surdo. In: Wikipedia. 20. Februar 2024 (wikipedia.org [abgerufen am 1. Juni 2024]).
  5. Antonino Lo Surdo. Abgerufen am 1. Juni 2024 (it-IT).
  6. Lo Surdo Antonino - Treccani. Abgerufen am 1. Juni 2024 (italienisch).

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